Coltivazione
Il caco mela è una pianta di
semplice coltivazione e, più in generale, compatibile con le aree calde
del nostro pianeta. In Italia, la sua coltivazione, sebbene diffusa, ha
prediletto alcune varietà, più resistenti al freddo e idonee al nostro
clima. Nei primi anni di vita della pianta è consigliabile proteggerne
il tronco durante l’inverno.
Il caco mela sopporta agevolmente temperature che scendono anche al di sotto dei -10°C,
purché sia sempre adeguatamente protetto. Lo stesso vale per le radici,
che devono essere ricoperte da terricci a lenta cessione e protezioni,
per esempio la corteccia di pino, nei giorni che precedono una gelata.
Non
è un vegetale schizzinoso e particolarmente esigente. Si adatterà a
quasi ogni genere di suolo, purché drenante e non eccessivamente pieno
d’acqua. I terreni argillosi sono particolarmente
adeguati, così come le zone costiere. Assicurarsi di irrigare il terreno
ogni 20 giorni nei primi anni di crescita della pianta o comunque
alternare l’irrigazione alle piogge naturali.
Periodi e stagionalità
I cachi, sia quello mela o vaniglia, che quello ordinario, sono frutti autunnali, naturalmente disponibili nel periodo che va dall’inizio di ottobre ai primi di dicembre. Una distinzione importante li riguarda, però, dal punto di vista della produzione e del consumo degli stessi.
Mentre
i cachi ordinari, infatti, possono essere prelevati dall’albero e
immediatamente consumati o venduti al mercato, i cachi mela, una volta
raccolti, devono rilasciare i tannini prima di essere consumati. Questa
fase è fondamentale perché produrrà gli zuccheri necessari a dare a
questo frutto un sapore dolciastro e renderlo perfetto per le confetture.
Al contrario, qualora il frutto non abbia adeguatamente scaricato i
tannini, sperimenterete un effetto allappante difficile da mandare giù.
Valori nutrizionali e calorie
Nell’elenco
delle motivazioni da considerare prima di acquistare un caco mela, è
presente sicuramente l’apporto calorico. Su 100 grammi di prodotto, sono
apportate solo 70 calorie.
Il
frutto è costituito per un buon 80% di acqua, e solo per un 16% da
zuccheri e per il resto dalle fibre, le proteine e dai grassi. Da un
punto di vista chimico, nella composizione dei cachi mela troviamo
importanti sali minerali come il potassio e il magnesio, ma anche calcio
e sodio.
É
importante sottolineare che i cachi mela contengono minori percentuali
di vitamina C e di acido ascorbico (variabili in base allo stato di
maturazione). Un principio valevole per molti frutti dalle sfumature
arancioni, è la ricchezza di beta-carotene. I cachi
mela sono sconsigliati a chi soffre di sindromi diabetiche, ma è
indicato in caso di debolezza cronica e per ristabilirsi dopo
l’influenza. Se mangiati crudi, l’apporto di vitamine e sali minerali è
maggiore.